Covid-19: Medtronic Dar, produzione senza sosta per l’emergenza

Una produzione non stop, 24 ore al giorno, 7 giorni a settimana, per non far mancare circuiti e filtri, dispositivi essenziali in questa fase tanto critica. È stata questa la risposta all’emergenza sanitaria causata dal Covid-19 della Mallinckrodt Dar, azienda di Mirandola che fa parte del gruppo Medtronic, che si occupa di produrre dispositivi monouso per anestesia e rianimazione. Un aumento di richieste che ha costretto l’azienda a ristrutturarsi, per supportare un sistema sanitario arrivato al limite del collasso: “In questi giorni – spiega Luca Spinardi, plant manager di Dar – si sente spesso parlare di carenza di posti letto nelle terapie intensive, strutture che necessitano di ventilatori, ma anche di prodotti monouso. Il ventilatore infatti per essere collegato ad un paziente ha bisogno sia dei filtri, che servono per protezione, sia dei circuiti che trasportano ossigeno o gas anestetici. Questi prodotti sono fondamentali nell’emergenza sanitaria in corso e nelle ultime settimane abbiamo avuto un’elevata crescita della domanda, che ci ha imposto una ristrutturazione per aumentare la capacità produttiva. In pochissimo tempo, anche grazie alla collaborazione delle rappresentanze sindacali e alla disponibilità del personale, siamo riusciti a riorganizzarci per raggiungere il massimo della nostra capacità produttiva. I nostri centri critici – prosegue Spinardi – hanno cominciato a lavorare 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, anche grazie allo spostamento di personale interno. Questa emergenza ci ha imposto di essere veloci nel prendere le decisioni e ha comportato uno sforzo maggiore alle persone che lavorano in Dar, che hanno dimostrato un grande senso di responsabilità: tutti hanno capito l’importante ruolo dello stabilimento nel supportare i medici e il personale sanitario che in questo momento si trova in prima linea nella gestione di questa emergenza”. Dar sta ampliando il proprio organico, che ad oggi conta 360 persone, ma quanto andrà avanti questa fase straordinaria di extra produzione lo deciderà soltanto l’andamento del contagio: “L’attuale domanda è molto dinamica e ad oggi non è possibile sapere quanto durerà, perché una volta esaurita l’emergenza in Italia, ci auguriamo al più presto, con ogni probabilità ci troveremo a supportare gli altri paesi, che verosimilmente si troveranno a gestire questa situazione. La nostra attività – conclude il manager – non si esaurirà col finire dell’emergenza nazionale, ma proseguirà quando a livello globale il virus sarà contenuto”.