Covid-19: La solidarietà di Italpizza. Donazioni, lavoro e tanta buona pizza.

Una donazione all’Ausl di Modena di un ecografo per anestesia e rianimazione per 55mila euro, venti posti di lavoro messi a disposizione di persone che l’hanno perso (in particolare lavoratori autonomi in particolari difficoltà a causa dell’emergenza coronavirus), la messa a disposizione di prodotto, ovvero di pizze, per ospedali in particolare a Bergamo, Croce Rossa (a Bergamo e Lodi), Caritas (sia in Lombardia che a Modena), associazioni e realtà che sostengono chi ha più bisogno. Italpizza in questo periodo difficile non solo continua a lavorare, per produrre pizze che vengono poi mandate un po’ ovunque tra grande distribuzione e negozi, ma si sta impegnando a fondo anche per dare una mano.

“Abbiamo implementato una struttura con un manager ad hoc – spiega Antonio Montanini, responsabile delle relazioni esterne dell’azienda modenese – perché non si tratta di fare una donazione una tantum, ma di far sì che le azioni che abbiamo messo in campo siano durature. Le faccio un esempio: spedire un camion a Bergamo o a Lodi (come abbiamo già fatto, in favore di ospedali, Croce Rossa, Caritas ma anche di altre organizzazioni che sostengono chi è più in difficoltà) non comporta la semplice donazione del nostro prodotto, ma la ricerca di camionisti che consegnano (e, oggi, consegnare nelle zone più esposte al problema rischia di non far lavorare i camionisti in altre aree del Paese o d’Europa), gestire tutta la logistica, tenere i contatti con i fruitori… Non è semplice, ma la proprietà, che è molto sensibile alle tematiche sociali, ha ritenuto di volersi impegnare a fondo. In questo periodo, come è comprensibile per chi produce beni alimentari, stiamo lavorando molto, ma al tempo stesso siamo impegnati sul fronte delle donazioni. Le faccio un altro esempio: i giostrai di solito iniziano a lavorare ora, ebbene in questo momento sono evidentemente tutti fermi e senza introiti. Stiamo dando una mano anche a realtà che si occupano di queste persone. Stiamo raccogliendo tante richieste anche grazie alla mail relazionietserne@italpizza.it”.

Uno sforzo importante, che va anche nella direzione di sostenere i lavoratori: “Come dicevo abbiamo messo a disposizione venti posti di lavoro per un periodo determinato in favore di lavoratori autonomi entrati in difficoltà a causa della chiusura delle loro attività e che non possono disporre di ammortizzatori sociali. Naturalmente si tratta di posti da operaio, ma tante richieste stanno arrivando. Ne ricordo una di una madre single con tre figli: il criterio sarà quello in prima battuta di dare priorità a chi ha più bisogno. Infine – conclude Montanini – nello stabilimento di Mortara, in Lombardia, l’azienda ha deciso di riconoscere ai lavoratori un bonus di 200 euro lordi ciascuno”. Montanini chiude con una chiosa: “In tanti casi poter mangiare una pizza rappresenta un momento di svago, la nostra pizza donata a strutture in prima linea e a persone bisognose vuole significare anche una pausa di ristoro in questo momento così difficile”.