Il Food Shuttle atterra in classe

Il Food Shuttle atterra in classe

Innovativa piattaforma multisensoriale progettata da CIRFOOD: obiettivo favorire una maggiore consapevolezza del valore del cibo negli studenti delle scuole italiane

 

Tutte le scuole primarie e secondarie di primo grado di Italia sono allertate, dal prossimo anno una navicella spaziale ricca di sorprese davvero allettanti e coinvolgenti potrà atterrare in tutti i refettori. Si chiama Food Shuttle, una innovativa piattaforma multisensoriale dedicata a favorire una maggiore consapevolezza del valore del cibo negli studenti delle scuole italiane.

“Non pensavo che le verdure fossero belle e buone”; “Non avevo mai visto una rapa rossa”; “Pensavo che la mela fosse un frutto che matura in tutte e quattro le stagioni e invece si raccoglie in autunno”. Sono le frasi dei bambini che sono saliti a bordo di Food Shuttle in fase di sperimentazione in alcune scuole modenesi lo scorso anno scolastico. A raccontare la nuova idea di casa CIRFOOD, e del successo che ha ottenuto durante la fase di sperimentazione, è Daniela Fabbi, direttore della comunicazione della nota cooperativa emiliana leader della ristorazione scolastica che ogni anno serve in Italia 43 milioni di pasti ai nostri ragazzi. “Food Shuttle è un progetto di responsabilità sociale che è stato presentato al grande pubblico lo scorso settembre a Milano in occasione del Festivalfuturo di Altroconsumo ed è stato ideato in collaborazione con la Fondazione Reggio Children – Centro Loris Malaguzzi e l’architetto Francesco Bombardi, consulente del Ministero della Pubblica Istruzione per i nuovi laboratori nelle scuole Italiane.  Il progetto nasce per promuovere a scuola la conoscenza del cibo, l’educazione al gusto e al consumo consapevole, con un approccio innovativo e sostenibile. C on un’esperienza interattiva e con un’esplorazione attiva, i ragazzi diventano i protagonisti di un viaggio che vede il cibo come nutrimento, valore e cultura”.

Stiamo parlando di un laboratorio edu-tech multi livello che grazie a tecnologie immersive che amplificano i 5 sensi, aiuterà i bambini a conoscere meglio quello che mangiano ogni giorno. Il progetto prevede l’uso di strumenti quali visori di realtà virtuale, stampanti laser 3d, microscopi digitali, distillatori, estrattori, diffusori di essenze, termoformatrici e macchine sottovuoto ed è pensato per far scoprire agli alunni il valore degli alimenti e del territorio, l’origine dei prodotti, la biodiversità e la lotta agli sprechi in linea con le azioni che la cooperativa ha messo in campo in questi anni nell’ottica di un’economia circolare, ovvero un modello di sviluppo alternativo che possa innescare un modo di produrre e consumare responsabile, in grado di migliorare le condizioni ambientali del nostro pianeta e quelle di vita dei suoi abitanti.

“Il pasto a scuola è per noi un momento privilegiato per valorizzare la conoscenza del cibo e apprendere sani stili di vita e crediamo che da qui, proprio partendo dalla tavola, si possa iniziare a costruire il futuro – afferma Chiara Nasi, presidente di CIRFOOD -. Il Food Shuttle nasce da questa idea, con l’obiettivo di coinvolgere gli insegnanti, i bambini e le loro famiglie in un viaggio alla scoperta del valore del cibo”.

Per maggiori informazioni le scuole possono consultare il sito www.foodshuttle.it e nell’area contatti, compilando un semplice form on line, usufruiranno delle informazioni per far atterrare la navicella presso il proprio istituto scolastico.